luglio 22, 2007

Prodotti di casa

Dopo un abbondante raccolto arrivano i giorni della preparazione dei prodotti fatti in casa.

La Pomarola
Oggi, dopo solo una settimana dal primo raccolto di pomodori, abbiamo ricavato altri 3 Kilogrammi di pomodori e abbiamo fatto la pomarola.

Come si prepara
Fate soffriggere la cipolla in una casseruola in olio abbondante.
Quando la cipolla si ammorbidisce buttate i pomodori, aggiungete sale e fate bollire fino a che il sugo non tira.
Prendete un vasetto, ponete due foglie di basilico sul fondo, versate il sugo ancora caldo.
Chiudendo si crea automaticamente una conserva sottovuoto che potrete conservare per l'inverno.

Il pesto alla genovese
Oggi è stato anche giorno di grande raccolto di basilico. Ne è venuto 1 Kilo!
Per sapere come prepararlo leggete il mio post su come preparare il pesto alla genovese.

Nella foto cìè anche un vaso di salvia. E' la prima volta che ho provato a piantarla da seme e per adesso sembra tenere bene. E' una delle poche aromatiche che sul mio balcone non vuole saperne di vivere, vedremo se avendola piantata da seme l'esito sarà migliore.

PS: Ho trovato un paio di blog interessanti, ve li segnalo:
> http://www.consy.it/blog/
> http://www.erbaviola.com/

luglio 15, 2007

Pomodori, abbondante raccolto

Oggi è stato giorno di grande raccolto e le foto parlano da sole.

Negli ultimi giorni ho ulteriormente diminuito le irrigazioni facendo "soffrire" un po le piante che in mancanza d'acqua imbruttiscono ma dannotutto per i frutti.

In questa settimana la maggior parte dei pomodori verdi ormai grandi sono diventati rossi e pronti per essere colti.

Sono 4 Kg di pomodori maturi e perfetti!


Anche i 12 vasi di basilico avevano bisogno di una bella potatura.


Stasera in cucina ci sarà l'imbarazzo della scelta!





Un gran gatto

Ormai è diventato grande ed è un vero pericolo, per sè e per le piante.

Se avete un gatto cercate di non lasciare acqua nei sottovasi, soprattutto se avete usato prodotti chimici o concimi perchè lo scemo se la beve.

Se potete rialzate tutte le piante perchè gioca con le foglie e le rompe.. l'azalea ne sa qualcosa.

Luglio, Agrumi: I lavori del mese

Irrigazione: Controllate le necessità idriche con frequenza e accuratezza, luglio è un mese caldo e potrà essere necessario irrigare quasi tutti i giorni.

Potatura: Potate i succhioni se ce ne sono per cercare di mantenere al forma alla pianta.

Controllo parassiti: Controllate la pianta con frequenza. E' il periodo degli attacchi di ragno rosso e di serpentina minatrice degli agrumi (vedi foto). Per le indicazioni su come combattere i parassiti leggete il post sui lavori di giugno.
Fate spesso trattamenti preventivi contro le cocciniglie con i rimedi naturali già specificati nel post specifico sulla cocciniglia degli agrumi.

Concimazione minerale: E' il mese in cui dovrete dare al vostro agrume il concime minerale a lungo rialscio, soprattutto se non avete provveduto a concimarlo regolarmente con le irrigazioni.

luglio 03, 2007

Il Basilico: un pesto sempre pronto


E' facilissimo coltivare il basilico.

La semina: Piantatelo anche direttamente nel vaso definitivo a primavera da marzo in poi.

Primi germogli: Quando saranno nate le prime piantine diradatele lasciando le più forti e facendo attenzione a non creare "sovraffollamento".

Crescita: Quando hanno superato le terza foglia e sono arrivati ad una altezza di 20 cm potete inziare ad usarlo in cucina.
Potatelo spezzandolo con le mani e evitate che fiorisca troppo perchè perde di aroma.
Ha bisogno di luce, non necessariamente del sole diretto, e di tanta acqua.

Parassiti e funghi: Il basilico non teme parassiti e crittogame e vi permette di preparare un pesto alla genovese fatto in casa in pochi minuti pestando o più semplicemente frullando le foglie con pinoli, sale, olio di oliva, parmigiano (meglio sarebbe il pecorino romano), aglio.

Buon appetito!

Primi di Luglio: inizia il raccolto

Ci siamo, la semina di quest'anno inizia a produrre i primi risultati per la cucina.

Siamo entrati nel mese più bello e più ricco, raccoglieremo i frutti del lungo lavoro e della dedizione al nostro orto.

Se avete piantato i peperoncini a marzo, i primi "Jalapeño" (nella foto) sono completamente formati.

Potete preparare le prime "nachos" fatte con il vostro peperoncino o un "Guacamole" piccante al sapore del vostro orto.

Non fatevi ingannare dall'effetto della fotografia, un Jalapeño è lungo quasi 10 cm.
Se iniziate a togliere i primi frutti formati aiuterete la pianta a formare i nuovi frutti sulla nuova fioritura che è praticamente continua e costante.
Tagliate i pepi con tutto il picciòlo.



Anche il prezzemolo è disponibile in abbondanza nei vasi.

Potete potarlo di volta in volta giusto per il necessario alla cucina.
Molti sostengono che debba essere potato in una unica volta. In generale penso sia più bello raccogliere gli ingredienti poco prima di utilizzarli in cucina anzichè conservarli congelandoli.


I pomodori ormai sono quasi tutti in fase di maturazione, solo la varietà san marzano ancora deve completare la costruzione dei frutti mentre quelli a grappolo tondi stanno diventando rossi e pronti per la prima insalata.

Tagliate il frutto con tutto il picciòlo e fate sempre in modo che i frutti ricevano sole diretto, i pomodori sono "solanacee" che amano il sole e non per niente sono chiamati i frutti del sole.


Fate attenzione a sostenere bene la pianta via via che crescono i frutti sopratutto se le vostre piante sono esposte anche al vento.
Per farlo utilizzate delle canne di bambù legando i tralci della pianta con legacci.


Anche la maggiorana inizia la fioritura, questo significa che fra poco potremo fare il primo raccolto.
Lasciatela sempre esposta in pieno sole e irrigate solo quando la terra è quasi completamente secca.
Questo stimola la fioritura e ne aumenta le proprietà aromatiche.
Quando sarà completamente fiorita potremo raccoglierla recidendo i rametti con una potatura sostanziosa.

Dopo averla fatta asciugare bene in luogo ventilato, non umido al riparo dall'esposizione dai raggi del sole, potrete conservarla in vasetti.
In questo modo sarà pronta per condire i vostri sughi anche per l'inverno.

Buon raccolto!

Mandarino: i primi frutti

Luglio, il mandarino è il primo degli agrumi che inizia a dare soddisfazione.

A dire la verità è anche il più facile ed è quello che ha meno bisogno di attenzioni.

Quest'anno però ho avuto anche un pizzico di fortuna perchè la fioritura non è stata abbondante e per l'allegagione la pianta non ha dovuto faticare molto.
Ho buone speranze che i piccoli frutti arrivino tutti a maturazione e rispetto ai 5 mandarini dell'anno scorso quest'anno ne aspetto almeno una dozzina.

Naturalmente la cascola ha comunque colpito ancora, come si vede dalla foto, anche Pietro è triste per questo piccolo frutto potenziale che ha lasciato l'albero.

In generale devo dire che sembra funzionare la tattica di non esagerare con le concimazioni azotate. Quest'anno le sto limitando molto anche se non faccio mancare alla pianta le sue dosi di ferro diluendo il sequestrene nell'acqua di irrigazione.

Questo per adesso sta dando anche buoni risultati sul versante cocciniglia e altri parassiti che per adesso non si sono visti. Attentzione però, perchè questo è il mese della serpentina minatrice e i controlli sui germogli devono essere giornalieri.

Devo comunque dire che per adesso la stagione è molto buona. C'è poca umidità nell'aria, le notti sono fresche e ogni tarda sera le piante ricevono una buona ventilazione.

Importanti consigli:


  1. Evitate stress idrici alla pianta.
    Siate regolari nelle irrigazioni sia negli intervalli di tempo che nella quantità di acqua.

  2. Continuate le cure preventive.
    Soprattutto se la vostra pianta è in un terrazzo coperto e non può ricevere l'acqua piovana di tanto in tanto vaporizzate sulle foglie per pulirle e per proteggerle dai parassiti una miscela di aceto bianco, sapone di marsiglia e acqua.


A presto con le news sul raccolto.

giugno 26, 2007

Animali domestici: un pericolo per le piante?

Quello che si vede ritratto nella foto è un nuovo piccolo amico mio e di Sere.

Si chiama Pietro ed è un gatto con probemi neurologici, cammina tremolando ma è sempre allegro e ha lo spirito del dominatore, come si può vedere dalla foto :-)

Per adesso nessun pericolo per le piante anche se mi pare di capire che al tipo piacciono molto e inizia già a giocare con le foglie procurando qualche danno.

Vedremo quando crescerà.

Per adesso mi ha costretto a mettere una rete intorno a tutte le ringhiere e grazie a questo le piante come l'azalea indica che stavano a terra si sono trovate in mezzombra.
L'azalea sembrava ormai finita e invece togliendola dal sole diretto ha ripreso vita e ha germogliato come sembrava ormai impossibile.


Nella foto: Azalea indica.

giugno 25, 2007

Il Peperoncino: miniguida

Piantare il peperoncino in terrazza è molto semplice, poco impegnativo e regala grandi soddisfazioni :-)

I semi: Cominciate scegliendo un peperoncino sano, apritelo e prendete i semi, fateli ascigare bene e metteteli al buoi in un casetto lontano da fonti di calore e di umidità.

La semina: a marzo preparate un vaso con tondo di 30 cm di diamtero oppure a cassetta di 20 x60.
Ponete uno strato di argilla espansa di almeno due centimetri sul fondo e poi riempite di terriccio. Va bene quello universale ma se volete fare un vaso migliore utilizzate quello per agrumi.
Piantate i semi a una distanza di 10 cm e ricoprite con uno strato di 1 cm di terra.
Innaffiate e mantente umido in piena luce.

Lo sviluppo: Ci mette un pò a nascere, soprattutto nelle varietà più comuni. I Jalapeños messicani per esempio impiegano molto meno.
Mantenete sempre il terriccio umido fino a che le piante non avranno raggiunto una buona altezza (15 cm) e non avranno diverse foglie, poi potrete diradare le irrigazioni e innaffiare solo quando la terrra inizia a essere secca.
Il peperoncino ama il sole, fategli prendere più luce possibile.

La fioritura: Dalla fioritura in poi, giugno/ luglio tutto diventa ancora più semplice.
Irrigate quando serve e vedrete che i fiori lasceranno il posto ai frutti che cresceranno molto velocemente e diventeranno colorati e pronti per essere staccati e cucinati.


Curiosità: Se siete fortunati o avete una serra potete far vivere il peperoncino da un anno all'altro superando l'inverno e risparmiando quindi il processo di semina e anticipando la raccolta.

In generale alle nostre latitudini questa pianta è annuale perchè non supera l'inverno.
Non mettetela in casa però nella stagione invernale perchè i termosifoni seccano l'aria e la pianta muore comunque.


Parassiti: Il peperoncino è soggetto all'attaco di afidi e acari.
Potete usare un acaricida da irrorare sulle piante o se volete che tutto sia rigorosamente "biologico" fate trattamenti preventivi con soluzioni di acqua e aceto o acqua, alcool e sapone di marsiglia.


Nella foto in alto: Peperoncino classico in piena fioritura e fruttificazione.
Nella foto in basso: Peperoncino Jalapeño piantato da semi importati dalla California.

Giugno, Agrumi: I lavori del mese

Irrigazione: Da questo mese in poi controllate le necessità idriche con maggiore frequenza e accuratezza.
Una buona regola è rimuovere con un dito lo strato superficiale di terriccio e se ad una profondità di 5 centimetri il terriccio è secco è arrivato il momento di irrigare.
Mi raccomando se utilizzate acqua del rubinetto fatela riposare per almeno 24 ore per far evaporare il cloro.

Rinvaso: Se dovete rinvasare la piante fatelo in questo mese.
Dedicherò un post a questo argomento ma in generale rinvasate ogni due anni le piante più giovani scegliendo un nuovo vaso leggermente più grande del precedente per non costringere la pianta a dedicarsi totalmente alla creazione di nuove radici.
Rinvasare a fine della fioritura.

Potatura: Potate i succhioni.
A meno che la vostra pianta non abbia sofferto di una eccessiva defoliazione nell'inverno e quindi necessiti di ripristinare una adeguata massa foliare potate i rametti vigorosi con andamento assurgente.
Vi garantisco che ad una buona potatura corrisponde una buona ripresa vegetativa dal basso.

Controllo parassiti: Controllate la pianta con frequenza da eventuali attacchi di ragno rosso e di serpentina minatrice degli agrumi.

  • Ragnetto: Per il ragno rosso potete pulire le foglie o utlizzare prodotti appositi.
    Buoni risultati io li ho ottenuti con trattamento preventivo ogni 15 giorni per tutto aprile e maggio irrorando le foglie con una soluzione di acqua, alcool e sapone di marsiglia o acqua, aceto bianco e sapone di marsiglia.

  • Serpentina: Per la serpentina minatrice non esiste altro rimedio che utilizzare il "CONFIDOR".
    Intervenite rapidamente alla prima comparsa perchè è molto aggressiva soprattutto sui nuovi germogli.

  • La cascola dei frutti

    Chiunque abbia un limone o un mandarino o un lime in vaso sul suo terrazzo sa certamente che molti dei piccoli frutti faticosamente creati dai nostri agrumi cadono senza un vero motivo.

    Questo fenomeno si chiama "cascola dei frutti" ed è davvero difficile da controllare e limitare.
    Io ho sul terrazzo un lime a forma libera, un limone a spalliera, un mandarino ed un arancio ad alberello e tutti dopo abbondanti e profumate fioriture incappano in questo spiacevole inconveniente che piano piano ho imparato a limitare.
    Come prima cosa ho messo da parte il sogno di una produzione abbondante e colorata. Soprattutto se le piante sono giovani (meno di 3 anni) difficilmente riescono a sostenere molti frutti.
    Il resto è una questione di sensibilità che deve essere adattata pianta per pianta.
    Descrivo qui solo la cura e la prevenzione di questo problema sul limone che è quello che ha dato i
    migliori risultati aggiungendo che l'arancio, ma soprattutto il lime nei climi continentali molto
    umidi di estate e molto freddi in inverno come a Firenze è davvero difficile farli produrre.

    Come limitare la cascola sul limone:
    Di tutti gli agrumi è quello che riesce meglio a mantenere i frutti anche perchè ha più fioriture
    durante l'anno e quindi la fatica in fase di allegagione è sicuramente più distribuita rispetto
    agli altri agrumi che fiorniscono una sola volta come il mandarino o l' arancio.

    La buona regola è essere equilibrati e costanti in tutte le cure che si danno alla pianta:



    1. Evitate di spostarla sul balcone, lasciatela acclimatarsi al ciclo giornaliero del sole.

    2. Siate regolari nelle irrigazioni sia nell'intervallo di tempo che nella quantità di acqua.

    3. Evitate di utilizzare direttamente l'acqua del rubinetto che è troppo ricca di cloro. Lasciatela
      nel recipiente per almeno 24 ore in modo che il cloro possa evaporare.

    4. Concimate con moderazione.
      Non è vero, almeno nella mia esperienza, che si deve abbondare con il concime. Siate parsimoniosi e regolari e soprattutto scegliete il concime giusto.
      Concimate a aprile con concime organico (semi di lupino) che mescoleterete allo strato superficiale di terreno quando decomposto e poi per tutta l'estate usate concime minerale ogni 2/3 settimane (sequestrene) per prevenire la clorosi ferrica. Un vaolta al mese per tutto il periodo dalla primavera a settembre potete integreare con un concime per agrumi (NPK) una volta al mese.
      Attenzione alle dosi: Dare troppo azoto alla pianta la espone ad attacchi di parassiti come la cocciniglia
      Girate verso il basso i "succhioni", i rami a germogliazione assurgente e vigoroso.
      Girandoli ne bloccherete la crescita rafforzandoli e lasciando al limone le energie per curare i frutti.
      Inoltre così facendo li preparerete per i frutti del prossimo anno.

    5. Se la pianta ha fiornito abbondantemente fate una scelta e una volta che i piccoli frutticini sono formati scegliete i più forti e milgiori eliminando tutti gli altri.
      La mia pianta ha 3 anni circa e in generale non le lascio mai più di una decina di di frutti contando sia quelli piccoli da far crescere sia quelli quasi a maturazione.
      Nella scelta privilegiate i frutti nati nella parte bassa della pianta a scapito di quelli sulla parte alta.

    6. Se la pianta ha frutti già maturi toglieteli perchè tolgono energie utili alla pianta.

    7. Tenete la pianta riparata dall'esposizione al vento forte ma non lasciatela nemmeno in ambienti senza ricambio di aria soprattutto in caso di alta umidità.

    Infine ricordate che il limone fiorisce e costruisce i frutti sui rami giovani, specialmente su quelli dell'anno precedente, quindi attenzione nella potatura di primavera a non esagerare :-)

    giugno 24, 2007

    Pomodoro: Raccogliere i primi frutti


    Ecco qua, i primi esemplari di pomodoro fiorentino cresciuti sul mio balcone.
    E' fine giugno e i primi pomodori sono giunti a completa maturazione.

    Una pianta di questo tipo in un vaso circolare di diametro 30 cm può arrivare a 30 frutti.

    Se avete seguito i miei consigli alla lettera non vi resta che coglierli tagliandoli con il rametto che li sostiene e i pomodori vi assicuro hanno una buccia sottilissima!

    In questa fase non fate mancare acqua alla pianta e fate in modo che non patisca stress idrici perchè rischiate che i frutti rimangano piccoli e maturino prima di aver raggiunto le giuste dimensioni.

    In generale per ottenere dei buoni risultati non fate crescere troppo alta la pianta e fate crescere al massimo 4 tralci principali rimuovendo le "femminelle" appena compaiono.
    Cimatela quindi tagliandola alla sommità dopo il tarzo strato di fiori.
    Questo permette alla pianta di dedicarsi a pochi ma buoni frutti e soprattutto a non farla faticare per portare il nutrimento troppo in alto. In generale infatti i frutti più bassi sono i migliori, i più succosi.

    Togliente il frutto dalla pianta solo quando state per utilizzarlo in cucina anche se da quando saranno completamente rossi è meglio non farli attendere troppo perchè rischierete di trovarli troppo maturi.




    Ultimo consiglio: aggiungete uno strato di terriccio di un paio di centimetri per coprire le radici "esposte" che escono dalla terra. La pianta così può ributtare nuove radici e avrà una fonte aggiuntiva di nutrimento.
    E non dimenticate di verificare che tutti i tralci siano ben sostenuti dalle canne.

    Buon raccolto! :-)

    Le consociazioni

    Se cerchi riviste specializzate o libri che ti insegnino a creare e curare il tuo orto sul balcone trovi davvvero ben poco.

    E ancora meno trovi se si parla di coltivazione di pomodori e ortaggi mentre per le aromatiche e gli agrumi che si prestano alla coltivazione in vaso la bibliografia e i consigli sono un pò più facili da reperire.

    Coltivare i pomodori quindi è solo una questione di esperienza e di dedizione e cura.

    In questo post vorrei trattare un altro degli argomenti che vengono spesso citati nei libri ma con troppo poco approfondimento: La consociazione.

    E' vero, è possibile mettere nello stesso vaso del pomodoro altre piante ma si deve fare, almeno per la mia poca esperienza, attenzione a poche semplici cose, prima fra tutte la compatibilità.

    Non vedo una grande differenza tra consociare al pomodoro, prezzemolo o basilico, aglio o timo se non quella dell'esposizione alla luce e delle necessità idriche.
    Tenete sempre conto che il pomodoro in fase di crescita e soprattutto quando cresce i suoi frutti ha bisogno di tantissima acqua, e i pomodori in vaso da giugno ad agosto hanno bisogno di almeno una irrigazione al giorno. Sarebbe addirittura meglio abbondare con l'acqua in modo che il sottovaso rimanga pieno di acqua che farà comodo alla pianta durante le ore di massimo calore e vedrete che la sera successiva l'avrà assorbita tutta.
    Per i pomodori in generale non correte sicuramente il rischio dei ristagni idrici così pericolosi per gli agrumi.

    Detto questo, è naturale che è meglio consociare al pomodoro piante che hanno le stesse necessità idriche, primo fra tutti il basilico. Potete consociare anceh il prezzemolo che però è meno bisognoso di acqua a patto che lasciate davvero poche piantine altrimenti nessuna di questa raggiungerà una grandezza tale da poter essere colto e cucinato.

    Inoltre tutte le piante hanno bisogno di luce, quindi assicuratevi che le foglie basse del pomodoro lascino al compagno di vaso almeno un poco di luce.

    In questa foto vedete un tentativo di consociazione pomodoro e basilico.
    Le piante di basilico, non amano il sole troppo diretto, anche se ovunque si legge che il basilico vorrebbe il pieno sole, e invece nella mezza ombra che gli lascia il pomodoro le piante crescono rigogliose e forti.

    Nei prossimi giorni diraderò il basilico, e mi aspetto grandi cose da questo vaso.

    giugno 05, 2007

    Come fare un semenzaio

    Prendete una cassetta di plastica, vanno bene quelle per la frutta sia di plasica chedi legno anche se meglio le prime.
    Stendete sopra uno strato di tessuto non tessuto.
    Se non volete sbattervi troppo potete anche utilizzare un qualsiasi altro tessuto che riesca a trattenere la terra e faccia filtrare l'acqua (yuta, etc..).

    Fate un impasto di terreno molto sciolto composto principalmente da torba o da terriccio universale ben sbirciolato e distribuite l'impasto nella cassetta creando uno strato di 5-7 cm di profondità.
    Prendete i semi, distribuiteli in maniera uniforme e ricoprite con uno strato di mezzo centimetro. Compattate con le mani e coprite con un telo di nylon bucato per favorire il ricambio di aria o di tessuto non tessuto.

    Annaffiate abbondantemente con un innaffiatore piccolo per poterlo fare con delicatezza e in caso che piantiate semi di specie diverse nello stesso semenzaio mettete un piccolo cartellino che vi aiuti a ricordare il tipo di pianta quando crescerà.

    Ponete il semenzaio in un luogo riparato dal vento e dalle gelate e mantenete sempre umido il terriccio. Dopo 3 settimane le vostre piantine saranno pronte per il rinvaso.

    Con questo sistema potete piantare di tutto, io l0ho fatto con pomodori, salvia, peperoncino, timo, basilico, maggiorana, prezzemolo. Anche se per basilico, prezzemolo e peperoncino si può piantare a marzo direttamente in piena terra (vaso definitivo).

    Coltivare pomodori in vaso

    Da non crederci, ma farsi una caprese o una spaghettata al pomodoro raccogliendo gli ortaggi sul balcone è possibile. :-)

    Ci ho provato per scherzo l'anno scorso comprando le piantine di pomodoro piccole e quest'anno me li sono piantati da seme.

    Ecco una piccola guida a come coltivare i pomodori in terrazzo.

    1. Marzo, la semina.

    Prendete i semi di pomodoro e distribuiteli in maniera uniforme nel semenzaio e ricoprite con uno strato di mezzo centimetro. Per informazioni su come fare un semenzaio leggete il post relativo.
    Compattate con le mani e coprite con un telo di nylon bucato per favorire il ricambio di aria o di tessuto non tessuto.
    Annaffiate abbondantemente con un innaffiatore piccolo per poterlo fare con delicatezza.

    Per la scelta dei semi vi consiglio le varietà a grappolo con frutti grandi evitando i san Marzano che hanno problemi di marciume apicale e i ciliegini che è difficile portare a maturazione.

    2. Maggio, il rinvaso.
    Per tutto il periodo in cui le piante saranno nel semenzaio mantenete la terra umida e tenete il semenzaio esposto a pieno sole in un luogo riparato dalla gelate tardive di aprile.
    Non preoccupatevi comunque, il pomodoro è una solanacea che ama il sole ma molto resistente. L'esposizione è molto più importante in fase di crescita e soprattutto di maturazione dei frutti.
    A maggio quando le piantine saranno ben formate, alte circa 8-10 cm potrete toglierle dal semenzaio cercando di non rompere troppo le radici di ogni singola pianta e metterle a dimora nel vaso definitivo.
    La scelta del vaso è molto importante. In generale cercate di non mettere troppe piante nello stesso vaso. L'ideale è una pianta in un vaso di 30 cm ma potete anceh metterne con successo 6 in un cavo di 100 x 30 o 4 piante in un vaso si 60 x30.
    Quello che conta è la raccolta! Dopotutto per l'estetica meglio curare gli agrumi o altre piante sempreverdi. Con i pomodori privilegiamo il raccolto.

    Il terriccio è abbastanza indifferente anche se meglio evitare quelli troppo torbosi o quelli arricchiti con cornunghia che sembrano avere meno capacità di trattenere l'acqua di irrigazione.
    Non dimenticate di fare un bello strato drenante sul fondo del vaso alto almeno 5 centimetri con argilla espansa o altro materiale di risulta.

    3. Giugno, la crescita.
    Per crescere il pomodoro ha bisogno di luce, sole, acqua e un pò di aiuto :-)

    Irrigate facendo in modo che la terra non sia mai completamente secca anche se la pianta vi avvertità immediatamente quando avrà bisogno di acqua appassendosi. Non abbiate paura, basterà una bella innaffiatura e in 15 minuti tornerà vigorosa.
    Non bagnate mai le foglie perchè favorirete la peronospora e altre malattie funginee.
    Le irrigazioni saranno 2 per settimana fino a fine giugno, mentre da luglio in poi diventeranno quasi giornaliere.
    Non abbiate paura dei ristagni idrici per l'acqua nel sottovaso, il pomodoro assorbe tutta l'acqua in poche ore.
    Più piccolo è il vaso maggiore sarà la frequenza delle innaffiature.

    La Forma sarà quella naturale della crescita della pianta. Aiutate però il pomodoro a sorreggersi, è una pianta debole e soprattutto se arriva ad un metro e più di altezza avrvà bisogno di una canne di bambù a cui legarla con laccetti che sposterete via via che la pianta cresce.
    Potate le femminelle. L'operazione si chiama "scacchionatura". Eliminate via via che la pianta cresce i rametti e relative foglie che crescono sull'ascella fogliare ovvero tra fusto e foglia. In questo modo la pianta risparmia le forze per fruttificare.
    Cimate la pianta dopo il terzo grappolo di fiori e lasciate cresce al massimo 3 tralci principali.

    Prevenite eventuali attacchi di parassiti irrorando con il rame (ramato) tutte le foglie prima della fioritura e fatelo se possibile dopo un bell'acquazzone. Mai nelle ore più calde del giorno.
    In generale il pomodoro è piuttosto resistente anche se è soggetto a malattie come la peronospora e il marciume apicale dei frutti.

    Concimate moderatamente (ogni 3 settimane) con concimi organici come sangue di bue o macerato di ortica se avete voglia e tempo di prepararvelo da soli.

    Esponete le piante nel posto del vostro terrazzo che prende più sole.

    4. Luglio, la fruttificazione.
    Dalla metà di giugno i fiori avranno lasciato il posto ai frutti e che cresceranno versi e poi matureranno sulla pianta diventando rossi. Non staccateli dalla pianta fino a che non vi serviranno in cucina, si mantengono molto meglio li che risposti in frigorifero.
    Da quando i frutti saranno abbastanza formati combattete il marciume apicale aggiungendo all'acqua di irrigazione un composto a base di calcio.

    Se le piante sono troppo fitte eliminate via via quelle ingiallite o seccate per far penetrare meglio la luce e se volete dare un tocco di classe al vostro vaso consociate nel vaso basilico o prezzemolo.

    buona coltura :-)

    giugno 04, 2007

    Citrus limon: Lotta alla cocciniglia


    [..] "Non vi dura un inverno" [...]

    Frase pronunciata da Mauro quando gli dicemmo che avevamo acquistato il nostro primo limone.
    Sarà che quella frase mi suonò come una sfida (amo le sfide e soprattutto non mi piace perdere) o sarà che mi sono appassionato da subito alla coltivazione degli agrumi ornamentali che quel limone oggi ha due anni ed è quasi raddoppiato regalandoci una decina di frutti.

    Effettivamente ho scoperto sulla mia pelle che far crescere un limone non è qualcosa che si può fare senza impegno e attenzione.

    Le cure che chiede un limone come in generale tutti gli agrumi sono molte, dall'irrigazione giusta, al tipo di acqua, dalla concimazione alla potatura e i nemici naturali sono tanti e difficili da sconfiggere soprattutto se si vuole limitare al massimo le azioni aggressive con agenti chimici.

    I principali nemici che hanno fatto capolino sul mio balcone e in particolar modo sul mio limone sono 3: La cocciniglia, il ragnetto rosso, la serpentina minatrice.

    La coccinigliaCompare sulla pagina inferiore delle foglie e ne succhia la linfa fino a farle cadere. In casi di forte attacco si attacca anche alla parte lignea del tronco e dei rami.

    Se non le asportate per tempo il limone può arrivare a defogliarsi completamente.Per combatterle è necessario asportarle manualmente con un battuffolo di cotone umido o bagnato in alcool e sapone di marsiglia.Per esperienza, quando compare è difficile eliminarla fino all'inverno ma si può solo contenerla. Se una pianta viene colpita, tenetela lontano dalle altre cultivar altrimenti anche queste finiranno per esserne attaccate.

    Prevenirla è un pò più semplice. Io utilizzo una tecnica non invasiva chimicamente che per adesso sta dando buoni risultati.

    1. Limito le concimazioni azotate.
    In questo modo la pianta si fortifica a scapito della produzione di frutti e foglie ma si espone meno agli attacchi di parassiti.

    2. Mantengo la pianta in un luogo areato.
    In questo modo la pianta ha un continuo ricambio di aria che sfavorisce gli accumuli di umidità, elemento ideale per la proliferazione della cocciniglia.
    Attenzione però a non esporre la pianta al vento diretto che non è molto apprezzato dagli agrumi.

    3. Trattamento fogliare con soluzione di acqua, aceto e sapone di marsiglia.
    Ogni 3 settimane circa per tutto il periodo di crescita della pianta (aprile -> settembre) ad esclusione dei periodi di fioritura applico su tutta la pianta per irrorazione una soluzione di 1 litro di acqua, 1 cucchiaio di aceto bianco, una scaglietta di sapone di marsiglia.
    Fatelo soprattutto quando piove se le vostre piante non sono esposte direttamente all'acqua piovana.

    In questa foto la "cocciniglia cotonosa degli agrumi".
    La foto è scattata a Pantelleria in giugno 2007 e ritrae una pianta di menta.

    L'orto biologico in vaso

    E' stato un giorno per caso, che mi sono imbattuto in un vivaio vicino casa e sono stato rapito da una passione improvvisa per la terra, il suo profumo e i colori delle piante e dei suoi frutti.

    Ho iniziato per gioco da una delle più difficili che potessi scegliere, un Lime dei Caraibi.

    Vi assicuro che farlo vivere in città a esposizioni e clima non ottimali è una tribolazione costante ma il lime vive e fruttifica anche se le soddisfazioni più grandi ad oggi me le hanno date i pomodori, il limone, le aromatiche e i peperoncini.

    Questo blog è per condividere la mia piccola esperienza di coltivatore di orto in vaso, non credevo fosse possibile fino al giorno in cui davvero ho mangiato la prima caprese, il primo pesto alla genovese e la prima aglio, olio e peperoncino totalmente autoprodotti.

    Come vedete dalla foto, lo spazio a disposizione non è molto, due terrazzi da 4 metri per 1,2 non sono proprio l'ideale e l'esposizione nemmeno lo è visto che uno è esposto a sud-est e l'alto a nord-ovest.

    Vi assicuro però che è possibile e anche con grandi soddisfazioni.

    Tutte le foto di questo blog sono di Sesi e sicuramente rendono ancora più giustizia di quello che in realtà il balcone offre.

    Il terrazzo può dare grande soddisfazione e in cambio di un pò di cure e di passione vi offrirà i suoi frutti per la cucina.
    Alcuni tra i piatti a cui il vostro orto può dare un grande contributo:

    - pesto alla genovese
    - pasta aglio, olio, peperoncino e prezzemolo
    - insalata caprese
    - finocchi in pinzimonio


    E in generale coltivando le aromatiche come timo, origano, basilico, alloro, salvia e prezzemolo avrete sempre ottimi ingredienti freschi e sempreverdi per insaporire i vostri piatti con un pizzico di soddisfazione in più.